Tassi fissi ai minimi storici: le banche azzerano gli spread
E' quanto emerge dall'ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it
Continua nel terzo trimestre dell'anno il testa a testa tra acquisti e surroghe, entrambi sotenuti da tassi ai minimi storici e dalla ricerca del massimo risparmio sul mutuo da attivare o su quello già esistente.
E' ciò che emerge dall'ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it
I tassi sui mutui
Dall'indagine condotta è infatto emerso che i tassi di interesse sui mutui stanno sfidando ancora una volta le leggi del mercato, andando a segnare l'ennesimo ribasso, con quote che si attestano all'1,80% per il tasso medio fisso (in discesa rispetto all' 1,82% del II trimestre) e allo 0,79% per quello variabile (stabile dallo scorso maggio). In diminuzione anche le migliore offerte presenti oggi sul mercato, con tassi fissi da 1,20% e variabili da 0,33% per la durata di 20 anni. In altra parole: un risparmio incalcolabile per chi si trova nella condizione di dover accedere a un mutuo!
Un calo, tra l'altro, questo, che stando all'analisi di MutuiOnline non è da imputarsi a una riduzione dell'Eurirs, che si sposta in avanti di un leggero 0,01% stabilendosi all'1,43%, ma alle politiche delle banche che hanno preferito azzerrare lo spread, ovvero il guadagno applicato al tasso fisso di riferimento, per cercare di essere più competitivi e fidelizzare il cliente offrendo mutui sempre più vantaggiosi.
Il tasso fisso è ancora il preferito
La conseguenza di tutto ciò? Semplice: la domanda di mutui a tasso fisso detiene ancora una volta il primato: cresciuta di quasi un punto percentuale rispetto alla precedente misurazione, è arrivata a segnare l'83,4% del campione rilevato.
Del resto il differenziale tra tasso fisso e variabile sotto l'1% è indubbiamente un elemento che contribuisce a far pendere la bilancia degli aspiranti mutuatari verso il primo.Senza contare che un finanziamento a tasso fisso offre una certa tranquillità per tutta la durata del piano di ammortamento.
Kommentare