Spread e mutui: il 44% degli italiani teme per le proprie finanze
Ma «non è ancora il momento di cedere a facili allarmismi». Parola di Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it
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Il 44% degli italiani teme che lo spread possa danneggiare le proprie finanze. È quanto emerge dall'ultima indagine realizzata da Facile.it insieme al portale Mutui.it.
Ad essere più preoccupati dalle possibili conseguenze dell’andamento dello spread sono i residenti nel Sud e nelle Isole (48,2%), seguiti da chi vive nel Nord Ovest (45,6%), mentre se si suddivide il campione per fasce d’età, i timori maggiori si registrano nella fascia 35-54 anni (47,3%). Un dato comprensibile, visto che è soprattutto in questo periodo della vita quello in cui si è responsabili delle economie familiari. Magari con un prestito per la casa con cui fare i conti
Segmentando invece per genere, si dichiara preoccupato il 47,4% del campione maschile ed il 41,5% di quello femminile.
Timori però che per quanta riguarda la possibile correzione tra spread e mutui, non è detto che siano fondati. O almeno, non per il momento.
Mutui e spread: quali conseguenze?
“Se chi ha già un mutuo può stare tranquillo – spiega infatti Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it - chi si trova a chiederlo oggi ha davanti a sé una situazione molto differente. Sebbene la correlazione tra spread Btp-Bund e mutui non sia immediata e diretta, nel medio e lungo periodo un valore elevato del differenziale spinge verso l’alto lo spread - questa volta bancario - applicato dagli istituti di credito ai nuovi finanziamenti, aumentando il costo per il cliente”.
Il primo impatto si è già sentito a ottobre, quando i tassi finali offerti da un buon numero di banche sono aumentati fra lo 0,10% e lo 0,30%. Un rincaro che, sebbene lasci ancora tassi molto competitivi su un piano di restituzione ventennale o magari ancora più lungo, si traduce in una differenza di migliaia di euro di interessi da pagare. «Molti lo hanno già visto e questo spiega la loro preoccupazione», dice ancora Cresto.
Lo spread, questo sconosciuto
Nonostante sia da tempo protagonista delle cronache e produca allarmismi di varia natura, va detto anche che continua a dilagare una certa ignoranza su cosa sia effettivamente lo spread. Al punto che 1.5 milioni di individui dichiarano di non saperlo.
E a non avere la minima idea di cosa sia in termini pratici, sono per lo più i giovani. Tanto che a fronte di una media nazionale del 3,3%, se si guarda al campione 18-34 anni la percentuale di chi dichiara di non sapere cosa sia lo spread sale al 7,3%. Una differenza importante che, tornando questa volta all’intero universo analizzato, si ritrova anche nel Nord Est, area del Paese in cui è all’oscuro del significato dello spread il 6% degli intervistati. Segmentando, in fine, per sesso, ad essere meno informate sono le donne, 5,3% del campione, solo 1,3% fra gli uomini.
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